Presentazione Adolfo Panarello,
Castrum Galluccij. Storia di un insediamento fortificato del Casertano
(Roma, Spolia, 2006), 3 marzo 2007, Libreria Archeologica, Roma
Spolia e' lieta
di invitare alla presentazione della monografia
Adolfo Panarello, Castrum Galluccij. Storia di un insediamento fortificato
del Casertano, Roma, Spolia, 2006 (Paesaggio e memoria, 1. Contributi
per la conoscenza storica del territorio. Collana diretta da Giuseppe
Mesolella)
Sabato, 3 marzo, ore 17, LIBRERIA ARCHEOLOGICA, VIA SAN GIOVANNI
IN LATERANO 46, 00184 ROMA
Il libro contiene il resoconto di uno studio analitico, sistematico e,
per certi versi, pionieristico, effettuato sul castello di Galluccio,
un importante esempio di architettura fortificata in provincia di Caserta.
Alla ricerca archivistica si affianca un'attenta lettura dello "status"
reale superficiale, che consente di proporre un'affascinante ipotesi ricostruttiva
della postazione militare fino a ieri impensabile. La realtà strutturale
esaminata si cala, così, nel contesto generale delle fortificazioni
dell'antica Terra di Lavoro, rivelando acute scelte strategiche e abili
soluzioni tattiche, ma fornendo anche preziosi lumi araldici sulle nobili
famiglie che ne sancirono la fondazione e l'evoluzione.
Adolfo Panarello (1964) svolge da anni un’intensa attività
di ricerca nel campo storico e etno-antropologico. In particolare, si
è occupato dello studio storico, architettonico e araldico dei
castelli dell’antica piana di Patenaria e del territorio dell’Alto
Casertano stretto tra le pendici del sistema vulcanico del Roccamonfina
e del massiccio appenninico del Matese, estendendo il suo interesse anche
ad alcune realtà fortificate ubicate lungo il confine tra la Campania
settentrionale e il Lazio meridionale, un tempo facenti parte dei possedimenti
della signoria medievale di Montecassino.
Nel lavoro più specificamente antropologico, si è prevalentemente
occupato di problematiche pre-protostoriche legate al medesimo territorio,
prestando particolare attenzione alle dinamiche insediative e culturali
che lo hanno interessato a partire dalle epoche più remote. Nell’ambito
di tale attività di studio, insieme ad altri studiosi, ha effettuato
scoperte scientifiche di rilevanza internazionale, tra cui quella delle
più antiche impronte umane fossili del pianeta e fa attualmente
parte dell’équipe di ricercatori che ne sta effettuando lo
studio paleoicnologico. Promotore anche di un progetto culturale che interessa
tutta la Terra di Lavoro, con la collana editoriale Terra filiorum Pandulfi
è giunto alla pubblicazione del quarto volume di studi.
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