Nuove ed importati novità
dal sito della chiesa di S. Maria di Piombinara rilevate dal georadar
In questi giorni la Soc. Solesa di Torino, coordinatrice di un progetto
per la realizzazione di un grande impianto foto voltaico nel territorio
di Colleferro tra la Via Palianese e l'Autostrada sta effettuando lavori
per la realizzazione di un cavidotto di collegamento, dell'energia che
sarà prodotta, alla rete colleferrina.
La posa in opera del cavidotto
sta avvenendo attraverso l'utilizzo di un robot che effettuà uno
scavo sotterraneo senza la necessità di operare dall'alto mediante
trincee di scasso. Questo particolare tipo di lavoro prevede ovviamente
un'indagine preliminare di individuazione ed il posizionamento, mediante
l'utilizzo di un georadar, di eventuali altri servizi preesistenti (fognature,
gasdotti, acquedotti ecc) in modo che essi non possano essere danneggiati
dal passaggio sotterraneo del cavidotto.
Missione Archeologica di Piombinara (Museo Archeologico di Colleferro
e soc. cooperiativa “il Betilo”) in accordo con La Soprindendeza ai Beni
Archeologici del Lazio ha chiesto alla Soc. Solesa di estendere l'indagine
del georadar al fine di individuare eventuali resti archeologici lungo
il percorso dell'elettrodotto, in particolare sul luogo dei resti della
chiesa di S.Maria di Piombinara. Una prima indagine sulla Via Casilina
ha permesso di definire perfettamente i resti della chiesa ottocentesca,
immediatamente sotto il manto stradale. La presenza di questa chiesa è
documentata ancora in alcune foto degli anni '40 e '50 del secolo scorso
ed i suoi resti sono già stati, in parte, messi in luce durante
una campagna di scavo del 2006. Considerato che, nelle stesse foto si
vedevano i resti di un'altra chiesa più antica, con la facciata
rivolta verso il fiume Sacco, che, secondo gli studi recentemente apparsi
sul primo volume dedicato alle indagini sul Castello di Piombinara, è
da identificarsi con la chiesa medievale, già nota in un documento
dell'anno 1152, con il nome di S.Maria di Piombinara; gli archeologi della
Missione hanno richiesto alla società un'indagine supplementare
nell'area del piazzale dell'officina meccanica dove presumibilmente la
chiesa doveva collocarsi. Il risultato della ricerca è stato eccezionale,
infatti il georadar ha rilevato un edificio a pianta rettangolare lungo
più di sedici metri e largo dieci con il fronte rivolto verso il
fiume ed il retro connesso ad un ambiente trasversale, in asse con il
campanile, anche questo in buona parte riportato in luce durante la campagna
di scavo del 2006. La chiesa medievale risulta completamente riempita
di detriti di crollo ed accumulo e questo ha reso impossibile la rilevazione
delle divisioni interne.
Grande è stata la soddisfazione degli archeologi della Missione
in particolare del Direttore del nostro Museo Dr. Angelo Luttazzi, il
quale nel ringraziare la Soc. Solesa nella persona del Dr.Carlo Garuzzo
per la grande disponibilità dimostrata, ha sottolineato la rilevanza
che questa indagine ha avuto nella comprensione e nella definizione di
questo importante complesso religioso evidenziando che questo è
avvenuto a costo zero senza l'impegno di uno scavo archeologico. Tra l'altro
va detto che la stessa società si è impegnata con un'importante
sponsorizzazione a sostenere le campagne di scavo sul castello di Piombinara
per quest'anno andando ad affiancare la società Italcementi.
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