Quer. B I 9: un ms. dantesco della Commedia
conservato in Queriniana
a) DESCRIZIONE
Quer. B I 9:
Dante Alighieri, Commedia. Seconda metà del XIV secolo. Membranaceo mm
355x255(167x85), copiato su 36 righe, ff I-200, numerati di recente nell'angolo
inferiore esterno del recto con numeratore meccanico. Bianchi i ff Ir-v;
1r-v; 3v-4v; 73v-74v; 133v-134v; 195v-200v.
Foglio di guardia
aggiunto probabilmente nel 1800 durante il restauro; in tale occasione
è stata totalmente rifatta la legatura, ad imitazione di legatura antica,
in cartone coperto di cuoio bruno con impressioni a freddo e oro.
Rubriche a inchiostro
rosso ai ff 2r-v e 3r.
Le carte destinate
alle rubriche hanno un titolo diverso per ogni Cantica. Più significativo
è il titolo della rubrica dell'Inferno
che recita: Queste sono le rubriche
del libro quale fece Dante Alighieri nel quale tracta dell'Inferno del
Purgatorio e del Paradiso ponendo cosse chel trovo neli dicti lochi capitolo
per capitolo.
All'inizio
delle rubriche destinate al Purgatorio
il copista continua così: Fenite
le rubriche de lo Inferno et comincia quele del Purgatorio segondo che
sono qui sottoscritte.
Infine, le rubriche
del Paradiso cominciano così:
Fenite qui le rubriche delo Purgatorio
et comincia quelle del Paradiso segondo che sono descrite al incontro
dasto altro ladi et fa fine.
Al termine delle
rubriche non vi sono indicazioni sulla commissione o sul copista, solo
al centro del margine inferiore del foglio si legge: Finis.
Il codice
fu copiato da una sola mano in elegante semigotica dal tratto corsivo,
alla quale non sono estranee alcune componenti della mercantesca tipica
dell'Italia centrale. Il copista è piuttosto preciso e rari sono i casi
di revisione, peraltro imputabili alla stessa mano[1].
B I 9 presenta
un disordine intrinseco nei Canti che spesso risultano spostati dalla
loro posizione naturale. Per l'Inferno,
sono in posizione anomala al Canto I i vv. 1-24 a c.5r, i vv.25-60 a c.5v;
i vv.61-96 a c.13r, i vv.97-132 a c.13v, vv.133-136 a c.7r; al Canto IV
i vv.1-27 a c.11r, i vv.28-63 a c.11v, i vv.64-99 a c.12r, i vv.100-135
a c.12, i vv.136-141 a c.6r; al Canto V i vv.1-15 a c.6r, i vv.16-51 a
c.6v, i vv.52-87 a c.14r, i vv.88-123 a c.14v, i vv.124-142 a c.15r. Manca
il capolettera al Canto VII.
Per il Purgatorio al Canto X risultano spostati i vv.1-129 a c.93r-94v, mentre
mancano i vv.130-139. Sono omessi per intero i Canti XI, XII, XIII, XIV.
Del Canto XV risultano in posizione anomala i vv.103-145 a c.95r-95v e
mancano i vv.1-102. Del Canto XVIII sono spostati i vv.1-12/16-21 a c.99v,
i vv.22-57 a c.100r, i vv.58-93 a c.100v, i vv.94-129 a c.101r mentre
mancano i vv.13-15.
Per il Paradiso mancano i capolettera al Canto XV, XVI, XVII, XVIII. La terza
Cantica risulta mutila dei Canti XXX, XXXI, XXXII. Al Canto XXIX manca
il v.145 e al Canto XXXIII sono omessi i vv.1-114.
Permangono inoltre,
tre tipi diversi di numerazione delle carte, uno più antico e manuale,
oggi poco visibile, un altro meccanico ed un terzo composto da numeri
e lettere che compare sporadicamente.[2]
Il manoscritto
fu commissionato da un membro della famiglia Martinengo[3]
di Brescia, una delle più illustri e potenti famiglie del luogo, il cui
stemma, che rappresenta un'aquila con le ali aperte di colore rosso
su sfondo oro, è stato dipinto al centro del margine inferiore del f 5r.
all'interno di una cornice quadribolata.
Tre sono i fregi
decorati: due a motivi floreali, uno a bianchi girari, che comprendono
grandi iniziali in foglia d'oro e a bianchi girari, all'inizio di ciascun
canto [4].
La tipologia
della decorazione che compare nei primi due fregi e accanto alle iniziali
ornate, mostra chiaramente la derivazione dai lavori di miniatura che
Franco de' Russi e Taddeo Crivelli eseguirono per una Bibbia commissionata
dal Duca Borso d'Este tra il 1455 ed il 1461.
Oltre a questo
riferimento, Quer. B I 9 ha anche un'affinità stilistica nel testo e nella
miniatura con un altro codice membranaceo conservato in Queriniana e siglato
C II 10. Questo codice contiene una serie di lettere ed opuscoli di S.
Leone Magno.
b) ANALISI FILOLOGICA
Proposito di
questo lavoro è quello di stabilire i rapporti tra Quer. B I 9 e l'Antica
Vulgata, evidenziando le familiarità e le divergenze con i vari gruppi
della tradizione, emerse volta per volta dallo spoglio.
Da una prima
analisi operata seguendo il canone di luoghi scelti dal Barbi nel 1891
per lo spoglio dei manoscritti della
Commedia, emergono una serie di lezioni utili ad individuare la collocazione
stemmatica del codice Queriniano. In primo luogo, vista l'importanza di
tali gruppi, l'analisi è stata svolta partendo dalle due grandi famiglie
della tradizione della Commedia:
il gruppo del Cento e la famiglia dei codici Vaticani [5].
In seguito a
quest' analisi, il gruppo del Cento è emerso in più casi, spesso seguito
da altri manoscritti dell'Antica Vulgata appartenenti ad altri raggruppamenti;
mentre la famiglia Vaticana non sembra essere in accordo con Quer. B I
9 in modo isolato rispetto al resto della tradizione. Esaminati i luoghi
in cui la convergenza con Vat e Cha si manifesta, la situazione complessiva
evidenzia pochissimi casi in cui il rapporto è più stretto. In un paio
di luoghi della terza Cantica ad esempio, troviamo a Par.
XIV, 72 che Vat e Quer. B I 9 leggono cosa
anzicchè vista come Petrocchi,
insieme ad altri antigrafi siglati Gv e Lau; ed a Par.
XXIII, 103 dove Vat Pa e La leggono con Quer. B I 9 spiro, dove Petrocchi pone a testo giro.
Nella tavola
che segue vengono esaminati alcuni [6] dei
luoghi in comune tra Quer. B I 9 e il Cento, emersi in seguito allo spoglio
attraverso i loci.
(tav. 1):
Petrocchi |
Quer.
B I 9+Cento |
Inf.
XIII, 63 tanto |
tanta Cento
Pa Rb Eg La Parm |
Inf.
XIV, 77 selva |
rena
Cento Co Pa Triv Po Pr La |
Inf.
XVII, 51 o da pulci |
o
(om.) Cento Ham Pa La Parm Po Pr |
Inf.
XXXIII, 26 lieve |
lune
Cento Pa |
Purg.
II, 124 Come quando |
come
cogliendo Cento Ash |
Purg.
XXIII, 44 voce |
faccia
Cento Co |
Purg.
XXX, 4 E che |
/Che
Cento Ash La Po |
Par.
V, 111 savere |
udire
Cento La Pa Po |
Par.
XXIII, 42 natura |
matera
Cento Co(-ria) Pa |
Continuando l'analisi sono emerse
svariate lezioni in cui il B I 9 dimostra di convergere con La e Pa.
I rapporti con La, in molti
casi su rasura o revisione del copista di La, sono evidenti sin dai primi
canti, e si protraggono regolarmente in tutte e tre le Cantiche.
Ecco la tavola che comprende
alcuni dei luoghi evidenziati dallo spoglio:
(tav. 2):
Petrocchi |
Quer.
B I 9+La |
Inf.
I, 28 Poi ch'ei posato |
Quandio ei posato La(su rev.) |
Inf.
IV, 23 ci sì si mise |
cissi mi mise La(poi rev. si)
Pr |
Inf.
V, 126 collui |
collei La (su rev.) |
Purg.
III, 50 rotta ruina |
romita costa La(>costa<);
romita Ham Ash Co Eg Parm Pr Po ; Vat Cento Laur |
Purg.
XXVII,16 man commesse |
mani tutto La(>tutto<) |
Purg.
XXXII, 39 Di foglie |
di fiori Ga La( su rev.) |
Par.
III, 16 Tali |
cotal La(su rev.) Mart Vat |
Par.
XXIII, 103 giro |
spiro La Pa Vat |
Per cio che concerne i luoghi
in comune tra Quer. B I 9 e Pa, è doveroso segnalare che essi sono riscontrabili
solo alla luce dell'Inferno
e del Paradiso, in quanto a
Pa manca il Purgatorio, e ci
è dunque impossibile intentare un confronto.
(tav. 3):
Petrocchi |
Quer.
B I 9+Pa |
Inf.
II, 53 donna |
dona Pa |
Inf.
XIV, 70 in disdegno |
in dispetto Pa; a dispecto Co; in despetto Rb |
Inf.
XXI, 113 dugento con sessanta sei |
dugiento uno con sessanta sei Pa( e
sessanta) |
Inf.
XXV, 16 che non |
et non Pa(nuon)
Laur(e non) Rb(idem) |
Par.
XXIII, 103 giro |
spiro Pa La Parm Pr Lau Tz Vat |
Par.
XXIV,12 bene |
esser Pa Parm Vat |
Par.
XXV, 135 posano |
possan Pa |
Al termine dello spoglio attraverso
il canone del 1891, si è ritenuto di proseguire lo studio di B I 9, affrontando
una collazione integrale caso per caso, in modo da approfondire ulteriormente
le caratteristiche dei rapporti gia emersi. Dal raffronto con l'Antica
Vulgata, le relazioni venute alla luce confermano la linea già tracciata
dallo spoglio attraverso i loci.
In merito alle convergenze con
le grandi famiglie della tradizione: il gruppo del Cento e la famiglia
Vaticana, i rapporti sono rimasti immutati anche in seguito allo spoglio
verso per verso.
Per quanto concerne la familiarità
di B I 9 a convergere con La, essa conserva la sua caratteristica principale:
ovvero la presenza di lezioni su rasura o revisione del copista di La.
Nella tavola posta di seguito sono raccolti i luoghi utili a chiarire
i rapporti tra Quer. B I 9 e La.
(tav. 4):
Petrocchi |
Quer.
B I 9+La |
Inf.I,22
E come quei |
E
quale e quei La(su rev.) |
Inf.I,28
Poi ch'ei |
Quandio
ei La(su rev.) |
Inf.
I,35 anzi |
ma
Co Po La(su rev.) |
Inf.II,10
Io cominciai |
Io
dissi alui La(>I dissi allui<) |
Inf.II,121
che e' |
che
ai La(su rev.) |
Inf.III,3
tra |
nella
La(su rev.) Rb(ne la) Urb(idem) |
Inf.III,55
e dietro |
et
retro La(poi rev. e >dietro<) |
Inf.IV,22
ne |
ci
La(poi rev. ne) Laur |
Inf.
IV,23 si mise |
mi
mise La |
Inf.XXIII,137
ruina |
ruvina
Fi La Pa |
Purg.II,64
innanzi |
anci
La(su rev.) |
Purg.II,93
diss'io ma a te com'è tanta |
ma
atte come e disio tanta hora tolta ora tolta ma>a< te come >e
dissio tanta hora<tolta La |
Purg.II,105
qual verso |
diverso
La(di- agg. dal rev.) |
Purg.III,50
rotta ruina |
romita
costa; romita >costa< La; romita Ham Co Laur Parm Pr Urb Vat
Cento |
Purg.IV,58
ch'io stava |
mi
stava (mi agg. dal rev.) |
Purg.IX,65
e che muta in |
e
muti per La(per agg. sul
rigo) |
Purg.XXI,63
l'alma sorprende |
lanima
prende La(<sor>prende);
lanima Ash Co Parm ecc. |
Purg.XXII,47
questa ignoranza che di |
ai
quai per ignorança questa peccha peccaLa(su rev.) |
Purg.XXIII,56
mo non |
ora
Eg La(su rev.) |
Purg.XXX,31
sovra |
sotto
La(sot>to<); socto
Co Ga Pr |
Purg.XXXII,39
di foglie |
di
fiori Ga La(di >fiori<) |
Purg.XXXIII,47
sfinge |
spinga
La(sping>a<) |
Par.IV,46
Chiesa |
ecclisia
La |
Par.VI,55
presso |
appresso
Pa Vat La(su rev.) |
Par.
XIV,51 esso |
essa
Gv La Pa |
Par.XXIV,36
ch'ei |
chel
Co La Pa |
Par.XXVIII,91
suo |
loro
La(il rev. rade -o) Laur
Po; Parm Pa(luoro) |
Riguardo al rapporto con Pa,
esso è risultato evidente soprattutto per la prima Cantica, nella quale
le lezioni prese in esame sono più di un centinaio.
Nella tavola che segue vengono
analizzati alcuni dei luoghi venuti alla luce dalla collazione integrale
dell'Inferno e del Paradiso.
(tav.5)
Petrocchi |
Quer.
B I 9+Pa |
Inf.II,43
S'i'ho |
Sio
Pa(S<e>io) |
Inf.II,81
vo'ch'aprirmi |
uopo
aprirmi Eg Pa(su rev.); uopo Po |
Inf.III,43
tanto |
cotanto |
Inf.III,110
tutte le |
tuti
li |
Inf.V,12
quantunque |
quanti |
Inf.VIII,57
convien |
convera |
Inf.X,57
fu tutto |
tutto
fu |
Inf.X,60
e |
et
ei |
Inf.X,89
"a cio non fu'io sol" |
accio
disse non fuio ne solo ne; disse "ne' |
Inf.X,102
ne splende |
risplende |
Inf.XI,16
mio |
mio(
om.) |
Inf.XI,105
a Dio quasi é |
quasi
a dio e nepote |
Inf.XII,47
la riviera |
la
ruvina |
Inf.XII,80
non(om.) |
non |
Inf.XIII,23
persona |
gente |
Inf.XIII,144
mutò |
mutai |
Inf.XIV,23
si |
si(om.) Pa Eg |
Inf.XIV,70
disdegno |
dispetto |
Inf.XV,32
se |
se(om.) |
Inf.XVI,3
arnie |
aue [7] |
Inf.XVI,18
la |
la(om.) |
Inf.XVI,72
assai |
molto
Pa(muo-) |
Inf.XVII,4
lo mio duca |
lo
duca mio |
Inf.XVII,19
stanno |
fanno |
Inf.XVII,96
sostenne |
sovenne
Pa(suo-) |
Inf.XVIII,67
raggiunsi |
giunsi |
Inf.XIX,92
le |
le(om.) |
Inf.XX,9
le letane |
nel
letame Pa(letamme poi rev.
letamnie) |
Inf.XXI,113
dugiento con |
dugiento
uno esesanta sei Pa La (su rev.); sessanta sei |
Inf.XXIII,10
E come |
/Come |
Inf.XXIV,19
Chè come |
/Come
Pa(cuo-) |
Inf.XXV,55
distese |
disciese;
discese Ash Eg La Cento Po |
Inf.XXV,141
com'ho fatto io, |
carpon
come o fattio Pa(cuome)
carpon |
Inf.XXVI,3
il(om.) tuo |
il
tuo |
Inf.XXVI,30
e ara |
o
tara; >o tara< La |
Inf.XXVI,55
Rispuose |
Et
elli |
Inf.XXVI,84
perduto |
nel
mondo La(su rev.) Pa |
Inf.XXVII,53
Cosi |
si
Mad Pa |
Inf.XXVIII,77
messer |
miser |
Inf.XXIX,79
spesso |
spesso(om.) |
Inf.XXX,86
Con tutto ch'ella |
/Tutto
chel vallon volva; volge; /Tutto Kel valuon vuolva Pa |
;
/Tutto chel vallon volga La |
|
Inf.XXX,110
tu |
tu(om.)
Co |
Inf.XXXI,112
procedemmo |
procedendo
Pa(pruo-) |
Inf.XXXIV,15
il volto |
il
collo Pa(cuo-) |
Inf.XXXIV,112
contrapposto |
apposto |
Par.X,
104 Grazian |
graciano
Pa Eg Mad |
Par.XIII,46
miri |
ammiri |
Par.XXI,128
magri |
et
macri |
Par.XXII,71
porger |
isporgier |
Par.XXIV,54
onde |
ondio |
Par.XXIV,116
tratto |
tuto
Pa(-tt-) |
Par.XXV,6
nimico ai |
vicino
a |
Par.XXV,19
Si |
Et |
Par.XXV,92
di |
di(om.) |
Par.XXVI,136
e el si |
Hely
si [8] |
Par.XXVII,49
ne che le |
nele
Pa(nelle) |
Par.XXVII,142
si |
si(om.) |
Par.XXVIII,125
girano |
mirano
Pa(-nno) |
Par.XXIX,64
che |
che
tu Pa(ke) |
Par.XXIX,142
l'eccelso |
lo
exemplo Pa(luo) |
Altro elemento da evidenziare
ai fini della corretta collocazione stemmatica di Quer. B I 9 è la presenza
del cd. Po. Tale manoscritto che insieme a Parm e Pr, appartiene alla
tradizione risalente circa agli anni quaranta e cinquanta el 1300, si
colloca nel ramo alfa dello stemma codicum così come è stato elaborato dal Petrocchi.
L'analisi delle varianti ha
lasciato emergere soprattutto Po, con una presenza più vistosa nella seconda
Cantica. Queste relazioni, unite all'analisi delle convergenze con La,
ci hanno permesso di stabilire con certezza che Quer. B I 9 è stato copiato
da un'unico antigrafo. Infatti, anche supponendo la totale mancanza di
Pa dalle varianti, il risultato della collazione sarebbe il medesimo:
resterebbero infatti confermati i rapporti con La, le esigue lezioni in
comune con il gruppo del Cento e le convergenze con Po.
Al fine di chiarire quest'ultimo
rapporto, la tavola che segue, riporta le lezioni in cui Quer. B I 9 concorda
con Po.
(tav.6):
Petrocchi |
Quer.
B I 9+Po |
Inf.II,55
le |
lei
Po |
Inf.IV,38
adoran |
adoraron
Po Mad |
Inf.X,125
si |
cossi;
cosi Po Laur Pr |
Inf.XI,52
frode |
fronde [9];
fro<n>de Po |
Inf.XVIII,112
Quivi |
Quindi
Po |
Inf.XXI,63
fui |
fu
io Po Mad Pa |
Inf.XXXIV,110
tu |
et
tu Po Pa |
Purg.IX,111
ma tre volte nel petto pria |
ma
prima nel petto tre fiate mi diedi ; mi diediPo; ma pria nel ecc.
Ham Mart Parm Pr; Triv Vat Cento La |
Purg.IX,139
rivolsi |
volsi
Po La |
Purg.X,65
salmista |
psalmista
Po |
Purg.XIX,49
poi |
sue
Po(>sue<) Co |
Purg.XX,111
qui |
qui(om.)
Po |
Purg.XXV,29
io |
io(om.) Po |
Purg.XXXIII,88
vostra |
nostra
Eg Po |
Par.V,69
ritrovar |
ritornar
Po |
Par.
VI,71 Onde |
Poi
Po Parm MadVat |
Par.XV,96
con l'opere |
collopere
Po |
Par.XX.142
a |
al
Po Co |
Fatti i dovuti
raffronti e confrontate le tavole, lo spoglio evidenzia che Quer. B I
9 viene a trovarsi in situazione di descriptus rispetto a Pa, e vede il
suo testo influenzato da alcune lezioni trasmesse da La e Po.
Visti i risultati,
più che di un descriptus in senso diretto(è stata questa la sensazione
più immediata in seguito allo spoglio), è possibile ipotizzare che tra
Pa e Quer. B I 9 si collochi un manoscritto "X"
direttamente disceso da Pa, portatore degli "errori" di Pa e di altri
suoi propri. Questo testo denominato "X"
sarebbe il codice da cui presumibilmente è stato tratto Quer. B I 9.
Di norma le
corruttele presenti nei cdd. non sono necessariamente imputabili
ad una sola fonte; l' "errore"[10]
in genere può essere nato in modo più o meno simile in varie zone geograficamente
distanti, diverse per influsso linguistico e tradizione di copia. In questo
caso specifico, visti i rapporti Quer. B I 9-Pa, ci troviamo di
fronte ad una serie di "errori" congiuntivi, alcuni dei quali investono
interi versi.
Inoltre, il
fatto che il codice Parigino non conservi il Purgatorio,
non ci autorizza a dichiarare che non l'abbia mai posseduto. E' più probabile
che in origine Pa avesse anche la seconda Cantica, e che essa sia da ritenersi
molto simile a quella tramandata da Quer. B I 9.
Il codice Pa,
conservato presso la Biblioteca Nazionale di Parigi, fu copiato intorno
agli anni '60 del 1300 da Bettino da Pilis, di cui conosciamo altri due
testi: Ashb. App. 7, del 1368/69 e Class. 6, copiato intorno al 1370,
il cui studio, svolto con l'ausilio del 400 loci del Barbi, ha evidenziato
alcune convergenze con Quer. B I 9.
Dunque qual
è il ruolo di Quer. B I 9 nello stemma codicum? In merito alla tradizione
più antica della Commedia, l'indagine
svolta da Petrocchi si fonda sulla creazione di uno "sbarramento" rappresentato
dall'editio boccacciana, limite che lo studioso colloca intorno all'anno
1355, e sulla possibilità di individuare testimoni datati o databili che
fossero collocabili prima di questa data. In questo caso specifico,
possiamo affermare che la data a cui risale Quer. B I 9 vada presumibilmente
poco oltre il limite dell'Antica Vulgata e che alla luce dei risultati
raggiunti, esso dovrebbe collocarsi in situazione di dipendenza dal ramo
alfa dello stemma elaborato
dallo studioso [11].
Inoltre, pur considerando che la lingua di B I 9 sia da ritenersi inequivocabilmente
vicina alla tradizione padana, il codice Queriniano non ammette a testo
tutte le forme dittongate che costituiscono la caratteristica principale
di Pa. Ciò non vuol dire che i testi divergano, ma solo che il copista
sceglie e valuta a seconda della propria impronta linguistica ciò che
graficamente gli è più congeniale. La grafia, è un dato di fatto, è uno
degli elementi più divergenti di tutta la tradizione della Commedia.
In merito ai rapporti tra Quer.
B I 9 e Class. 6, un ulteriore chiarimento sarà offerto dalla tavola posta
in appendice, dove vengono analizzate le convergenze tra Class. 6 e il
manoscritto Queriniano; un confronto che da un'ampia visione del conteso
in cui ci troviamo ad operare.
Su tale convergenza, evidente
gia alla luce dei 400 loci mi accingo a ritornare, con uno studio più
approfondito di Class. 6, coinvolgendo oltre al B I 9, anche Pa
e Ashb. App. 7.
TAVOLA DEI RAFFRONTI TRA QUER.
B I 9 E CLASS. 6 ALLA LUCE DEI 400 LOCI
Petrocchi |
Quer.
B I 9+Class.6 |
Inf.I,3
smarrita |
smarita |
Inf.III,7
Dinanzi |
Dinanci |
Inf.V,83
l'ali |
lalli |
Inf.IX,89
a la |
alla |
Inf.X,20
E te |
ate
Mad Class.6(atte) |
Inf.XI,106
due |
cose
Ham Parm Laur Pa; La Cento Class. 6 (cosse |
Inf.XIII,63
Tanto |
Tanta
Eg La Pa Rb Cento |
Inf.XIV,77
selva |
rena
Co La Pa Po Pr Triv; Cento |
Inf.XVII,6
Vicino al fin |
Vicina
al fine Eg La Lau Pa |
Inf.XVII,51
O da pulci |
O
(om.) Ham La Laur Pa; Cento ecc. |
Inf.XVII,74
la bocca |
la
faccia Co Ham Mart Pa; Triv Po Parm Pr Cento ecc. |
Inf.XVII,95
Ad altro forse |
ad
alti forte Pa Pr Cento La |
Inf.XIX,94
ne li |
negli |
Inf.XXVI,15
duca mio |
mio
maestro Eg Fi Ham Urb Laur
Pa Parm Pr Rb |
Inf.XXVIII,10
e per |
o
per Ham Laur Mad Urb Mart Pa Triv Cento ecc. |
Inf.XXXIII,26
lune |
lieve
Class.6(leve) PA Parm Cento ecc. |
Inf.XXXIII,72
sesto |
sexto |
Purg.I,86
ch'i fu'di là |
chio
fui dilla |
Purg.I,112
Figliuol |
Figliuol
(om.) Mart Triv PoPr Vat Cento.. |
Purg.I,119
uom |
hom
Class. 6(om) |
Purg.II,44
faria |
parea
Pr Mart Triv Rb Po Vat Parm; pur descripto periscripto
Mart Parm Po Pr Vat Rb... |
Purg.II,99
Che ha |
chia
Po Lau |
Purg.IX,74
Che là |
cola
Laur Mad Parm Cento ecc. |
Purg.XVIII,57
E de' primi |
Et
e prima appetibille Parm; appetibili (-le) Ash Ham Pr Class. 6
Vat Cento.. |
Purg.XVIII,83
villa |
nulla
Ash Ham Pr Parm Mad Vat Cento.. |
Purg.XIX,34
Io mossi li occhi |
Io
volsi gli occhi Parm Urb...Almen tre Co Cento...et mentre La Laur
Parm Cento |
Purg.XIX,34
voci t'h messe, dicea |
Voci
come dicesse |
Purg.XXIII,4
imposto |
posto
Ash Ham La Laur; (poi im-)Cento |
Purg.XXIII,82
qua su |
di
qua Co Ham Parm Vat; Pr.. |
Purg.XXIV,64
lungo il |
versol
Co Ham Parm Vat Pr... |
Purg.XXIV,125
volle |
vebe
Class.6(vebbe) |
Purg.XXVI,7
rovente |
dolente
Ash Ham La Parm Cento |
Purg.XXVI,72
negli alti |
nelli
atti Co Pr La Laur Eg...s'attuta si muta Ash Ham Parm Pr Cento |
Purg.XXVII,81
di posa |
pogiato
Class.6(-gg-) Ash Laur La Parm Pr Vat Cento Co |
Purg.XXVII,88
potea lì del di fori |
pareva
Ash Ham Parm Pr Urb Vat Cento |
li
del di di fori Ham Pr Vat
Cento |
|
Purg.XXVIII,68
Trattando |
Traendo
Class.6(trah-) Ash;...con le Ham Mart Parm Pr Vat Cento;...
dale Class. 6; (dalle) Ham La (su rev.) |
Purg.XXVIII,123
ch'acquista |
chaspetta
Ash Ham La Vat Parm Pr Laur Cento ecc. |
Purg.XXIX,45
ch'era |
a
terra Class. 6(la terra) Ash (la) Ham(idem) La(idem) Parm(idem)
Vat(idem) Cento(idem) |
Purg.XXX,4
E che |
/Che
Ash La Po Cento |
Par.I,26
Venire, e coronarmi de le |
/Et
coronarmi allor di quelle |
|
La(su
rev) Laur Mart Pa Parm Triv Vat Cento Co |
Par.II,141
in voi |
in
lui Ash Ham Co La Pa Parm Rb Urb Vat Cento |
Par.V,111
savere |
udire
Eg La Pa Cento |
Par.X,112
v'è l'alta |
nellalta
Class. 6(nelalta) Ash Laur Mad Pa Vat.. |
Par.XVIII,123
muto |
muro
Rb(-rr-) |
Par.XXIII,68
Quei |
Quel |
Par.XXIII,103
giro |
spiro
La Pa Parm Pr Vat ecc. |
Par.XXIII,125
cima |
fiamma
Co La Pa Parm Pr Vat ecc. |
Par.XXIV,12
volte |
forte
La Pa Parm Po Pr Vat Cento ecc. |
Par.XXIV,60
bene |
esser
Parm Pa Vat ecc. |
Par.XXV,3
per molti |
per
piu Ash Co Laur Mad Pa
Triv... |
Par.XXV,135
posar |
sonar
Mad(-nn-) Rb(idem) |
Par.XXVI,121
a tutt'i lumi |
a
questi lumi La Laur Urb Pa(-mm-) Mad Vat ecc. |
Par.XXVIII,90
i cerchi |
li
occhi La Pa Parm Po Vat |
Par.XXIX,100
E mente |
Et
mentre Ash Ham Pa Po Pr Parm Mad Urb Rb Vat Laur Cento ecc. |
Par.XXIX,125
assai che sono ancor |
ancor
che sono assai La Pa Parm Vat ecc. |
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[1] Anche in
questo caso, come in molti altri casi della tradizione manoscritta, il
copista non si firma, né lascia traccia alcuna della sua persona,
sulle modalità della copiatura o sulla provenienza dell’antigrafo
dal quale ha tratto la sua copia. Tale pratica, piuttosto usuale, trova
le sue radici nella grande velocità di diffusione della Commedia;
inoltre molti copisti erano improvvisati, e non erano affatto interessati
a preservare integro il testo che copiavano. Essi usavano scambiarsi gli
esemplari di copia o vi erano costretti per ragioni pratiche, legate alla
restituzione dell’esemplare al legittimo proprietario.
[2] Il ripristino dell’ordine dei canti e l’analisi della
numerazione è stato affrontato nella mia tesi di laurea, discussa
presso l’Università degli Studi di Salerno, conservata in
Queriniana, con apposite tavole che danno piena visione della situazione.
Rimando perciò a M. SENATORE, La Commedia secondo i mss. Quer.
B I 9, Quer. A II I e Class. 6. A.A. 1999/2000, Tavole 1; 2; 3; 4; 5;
6; pp.9-16.
[3] A proposito dei Conti di Martinengo cfr. P. GUERRINI, I Conti di Martinengo,
studi e ricerche genealogiche: una celebre famiglia lombarda. Brescia,
ed. del Moretto ; e ancora cfr. E. FERRAGLIO Aristocrazie, territorio
e regime fiscale nel Libro dei privilegi di Brescia(ms. Queriniano X.V.5),
in «Annali Queriniani», I (2000), pp.63-102.
[4] In merito alle descrizioni di B I 9, cfr. Tesori miniati, codici ed
incunaboli dei fondi antichi di Bergamo e Brescia”; a cura di GATTI
PERER, MARUBBI, Silvana editore, 1995; G. PANAZZA, Le arti applicate connesse
alla pittura del Rinascimento, in Storia di Brescia, Brescia, 1964, III,
p.677-700; Esposizione dantesca in Firenze, Maggio mdccclxv. Cataloghi,
I. Codici e documenti, Firenze. 1865, n. 99, p.54; P. GUERRINI, Codici
e incunaboli danteschi della Biblioteca Queriniana, in «La città
di Brescia» , 1 (1921) 5, p. 85-92; M. RODDEWIG, Die göttliche
Komödie. Vergleichende Bestandsaufnahme der Commedia-Handschriften,
Stuttgart, 1984, p.23 n.46.
[5] Per le sigle dei manoscritti e per la collocazione stemmatica degli
stessi, cfr. G. PETROCCHI. La Commedia secondo l’Antica Vulgata.Firenze,
Le Lettere, 1994 voll. I, II, III, IV. Ai fini dello studio svolto, e
per comprendere la posizione dei codici a cui si fa riferimento in queste
pagine, consiglio di tener presente lo stemma codicum disegnato dal Petrocchi,
e del vol. I, il capitolo II e III rispettivamente dal titolo “Manoscritti
dell’Antica Vulgata”, pg. 57-91; e “Classificazione
dei manoscritti”, pg. 93 ecc.
Per numerose lezioni si è tenuto conto anche di F. SANGUINETI.
“Prolegomeni all’edizione critica della Commedia” in
Sotto il segno di Dante. Scritti in onore di Francesco Mazzoni. A cura
di L. COGLIEVINA e D. DE ROBERTIS, Firenze, Le Lettere, 1998, pg. 261-82.
[6] Nella realizzazione delle tavole, si è ritenuto opportuno tralasciare
i casi più banali di alternanza nell’uso delle preposizioni
e dei pronomi, o le frequenti omissioni di congiunzioni copulative e disgiuntive,
larga parte delle varianti morfologiche e le facili inversioni. Si è
preferito dare ampio spazio alle lezioni più sostanziali, quelle
che per le loro caratteristiche intrinseche possono aiutarci a stabilire
le relazioni tra B I 9 e l’Antica Vulgata, e a determinare la posizione
stemmatica del codice Queriniano. La scelta dunque non è stata
casuale ma seriamente motivata dai casi stessi, emersi volta per volta
dallo spoglio.
[7] In merito a questa lezione, che i codici interpretano in modo divergente,
molto interessante è il contributo di E. Moore in “Contributions
to the textual criticism of the Divina Commedia”, Cambridge at the
University Press, 1889 pg.312-313. Il Moore individua solamente un codice
che ha la stessa lezione di Quer. B I 9, e lo indica con il numero 2.
Questo manoscritto é appunto Pa.
[8] In questo caso, Il Moore individua ventidue testi, anche tardi con
la medesima variante di Quer. B I 9 e Pa. Oltre a questi codici il Moore
ci informa che Batines nei suoi studi ne aveva trovati altri quattro che
recano a testo Ely o Hely. Cfr. Moore “Contribution to the textual
criticism of the Divina Commedia ”, Cambridge at the University
Press, 1889, pg.487- 492. A proposito degli studi effettuati dal Batines
in merito alla tradizione della Commedia e più in generale sull’opera
dantesca, si segnala: COLOMB DE BATINES P., “Bibliografia dantesca
ossia Catalogo delle egizioni, traduzioni, codici, manoscritti e commenti
della Divina Commedia e delle opere minori di Dante.” tr. it., Prato
1845-1846, voll.I-II
[9] In Quer. B I 9 la “n” é espunta con due puntini
sotto la lettera
[10] In merito ai vari tipi di alterazione riscontrabili nelle tradizioni
manoscritte, cfr. L. Havet, Manuel de critique verbale appliquée
aux textes latins, Paris, Hachette, 1911.
[11] Benche il lavoro svolto da Petrocchi sia da ritenersi un importante
punto di riferimento per chi intenda accostarsi allo studio della tradizione
manoscritta della Commedia, è necessario precisare che nel corso
degli anni successivi all’edizione della Commedia secondo l’antica
Vulgata, gli studiosi hanno dimostrato che la datazione di alcuni dei
mss. inseriti nello stemma sia da ritenersi erronea(Co e Po ad esempio,
sono più tardi); così come vanno rivisti alcuni rapporti
tra i vari rami del medesimo stemma. In merito alla tradizione più
antica della Commedia si veda il contributo di F. Sanguineti, cit.
Maria Senatore
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