I 125 anni
della Società Storica Lombarda
Un compleanno
davvero significativo, quello celebrato pochi giorni fa dalla Società
Storica Lombarda, uno degli enti più prestigiosi e noti del panorama culturale
milanese. Una mostra, Volti e memorie, inaugurata settimana
scorsa presso la Biblioteca trivulziana di Milano, testimonia e ripercorre
la storia e le vicende dellistituzione attraverso i documenti, le
pubblicazioni e i ritratti dei protagonisti di oltre un secolo di vita
culturale di primordine.
Nata alla fine
del 1873 come sodalizio di eminenti studiosi (qualche nome: quali Cesare
Cantù, Giulio Porro Lambertenghi, Stefano Jacini e Antonio Beretta), la
Società ha ricoperto per 125 anni un ruolo di primissimo piano nellambito
della riscoperta, della valorizzazione e della divulgazione del patrimonio
storico lombardo, distinguendosi per la qualità dei contributi scientifici,
delle pubblicazioni, delle conferenze e dei convegni organizzati. Dagli
inizi come Associazione con sede in via Carpoforo, la Società Storica
fu riconosciuta Ente Morale nel 1907, diventando parte della Deputazione
di Storia Patria della Lombardia con la ristrutturazione in senso dirigistico
degli studi storici imposta da un Decreto promulgato nel 1935.
Dopo aver riacquistato
la propria indipendenza e personalità giuridica nel 52, la Società
Storica Lombarda ha lavorato sempre più alacremente dalla nuova sede di
via Manzoni per studiare e divulgare, generazione dopo generazione, la
storia della Lombardia e della sua società e salvaguardarne limmenso
patrimonio artistico e monumentale.
Lunghi anni
di studio, di pubblicazioni (tra i quali si segnalano i volumi dellArchivio
Storico Lombardo - serie di saggi storici, articoli e recensioni giunti
ormai alla 123ma annata - e la collana Biblioteca dellArchivio
Storico Lombardo, che comprende nove titoli usciti nellultimo
decennio), di convegni (tra i quali menzioniamo quello su Giovanni Antonio
Amedeo, architetto e scultore vissuto tra il 1447 e il 1522, e sullindustriale
settecentesco Antonio Greppi) hanno portato la Società Storica Lombarda
verso un traguardo davvero lusinghiero. «La Società Storica Lombarda -
spiega il professor Giorgio Rumi, docente di Storia Contemporanea allUniversità
degli Studi di Milano e membro di spicco del sodalizio - ha avuto in tutti
questi anni un forte legame con il territorio, non solo milanese, ma di
tutta la Lombardia. Questo sodalizio ha una sua originalità, dovuta al
fatto che, al contrario di molti altri enti affini, esso deve la propria
opera di studio e valorizzazione del patrimonio culturale lombardo non
solo agli addetti ai lavori, ovvero ai docenti universitari
e agli studiosi di mestiere, ma anche a tutti i cultori e appassionati
di storia che hanno voluto contribuire al progetto. Collaborano infatti
molti professionisti dei più svariati settori, medici, architetti, avvocati,
tutti accomunati da un unica passione: lamore per la propria terra,
per la sua storia e per le sue tradizioni. La Società Storica Lombarda
studia la Lombardia per conoscerla meglio, e per difendere e valorizzare
la sua specificità nei confronti delle altre realtà italiane. Ecco quale
è il senso più profondo del nostro lavoro».
Per festeggiare
la sua longeva attività, il sodalizio ha organizzato una bellissima mostra,
Volti e memorie. I 125 anni della Società Storica Lombarda,
unampia raccolta di testimonianze storiche, documentarie e artistiche,
che ripercorrono oltre un secolo di lavoro. Curata dalla dottoressa Marina
Bonomelli, lesposizione, allestita presso la Sala del Tesoro della
Biblioteca Trivulziana nella suggestiva cornice del Castello Sforzesco,
raccoglie libri, pubblicazioni, autografi, cimeli e ritratti dei protagonisti
che nei decenni hanno animato lintensa attività culturale dellistituzione.
A corredo della
mostra, un ricco catalogo edito dalla casa editrice Cisalpino raccoglie,
spiega e inquadra il materiale esposto, e racconta attraverso i contributi
di eminenti studiosi limportanza culturale e la validità scientifica
del lavoro operato dalla Società e le prospettive per un futuro ancora
ricco di spunti e di ricerche che potranno svelare ancora molto della
Lombardia, di Milano e del suo patrimonio unico, ricchissimo ed inesauribile.
La mostra rimarrà aperta fino al 5 dicembre ed è visitabile ogni giorno
(escluso il lunedì) dalle 9.30 alle 17.15.
Elena Percivaldi
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