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Michela Nocita, Italiotai e Italikoi. Testimonianze greche nel Mediterraneo Orientale, Roma, L'Erma di Breitschneider, 2012, eur 130

Il proposito di questa ricerca è quello d'indagare sulla presenza e sull'attività dei Magnogreci e degli Italici dell'Italia meridionale nel Mediterraneo orientale attraverso le attestazioni epigrafiche e letterarie greche. Con l'espressione "Mediterraneo orientale" s'intendono le regioni mediterranee ad Oriente dell'Italia presso le quali è rintracciabile la presenza magnogreca e italica: i Balcani, la Grecia continentale, le isole Egee, l'Asia Minore e l'Egitto.
Nella maggioranza dei lavori inerenti a questo tema, il periodo cronologico più indagato è il breve lasso temporale che va dal III secolo a.C. al I secolo a.C. e l'identificazione degli Occidentali in "Oriente" procede essenzialmente per nomina, cioè in base al gentilizio presente nella formula onomastica dell'individuo ricordato. Questo criterio non porta a risultati certi: molti gentilizi attestati nel Mediterraneo Orientale non trovano confronti nel mondo occidentale e non permettono di stabilire con certezza le origini degli individui emigrati.


Nel presente lavoro è stato adottato un diverso criterio di scelta: sono state considerate utili per la ricerca le attestazioni in greco nelle quali è indicata esplicitamente l'origine dell'individuo grazie alla presenza dell'etnico nella formula onomastica o tramite la menzione del luogo di provenienza. Questo criterio è motivato da una constatazione: l'uso dell'etnico nella formula onomastica distingue per più secoli i Magnogreci e caratterizza la loro identità culturale. Esso pertanto è stato utilizzato come "guida".


É stato creato così un corpus di circa trecentosessanta testimonianze disposte, nella tesi, secondo le regioni che le hanno fornite, e all'interno delle singole regioni, per ordine diacronico. Per ogni località indagata è stata composta una griglia diacronica delle testimonianze: essa contiene tutte le attestazioni letterarie o epigrafiche rinvenute nella regione, "schedate" secondo delle voci essenziali. Per ciascun individuo è stata inoltre prodotta una scheda prosopografica che raccoglie tutte le informazioni sulla persona desumibili dalle testimonianze raccolte.


Rispetto agli studi precedenti sull'argomento, è stato ampliato il periodo cronologico indagato che si estende in questo lavoro dal VI al I secolo a.C., a fronte di una concentrazione quasi esclusiva degli studi precedenti sui secoli II e I a.C.; è stato ampliato anche l'orizzonte geografico, comprensivo di molte regioni dell'"Oriente mediterraneo", mentre finora l'interesse era concentrato prevalentemente su Delo. Tra le fonti utilizzate per la ricerca sono state incluse le fonti letterarie (storici, geografi, cronografi antichi) e le attestazioni su instrumentum cioè i bolli, i tituli amphorarii e gli ostraka, ricco materiale documentario poco considerato nelle precedenti ricerche.

 

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