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Giampaolo Carrai, Tradizione tardoantica e derive medioevali nella chiesa di sant'Alessandro a Lucca, Lucca, San Marco Litotipo, 2002

Una pubblicazione dedicata ad un edificio basilicale poco conosciuto e tuttora di controversa datazione, i cui singolari tratti classicheggianti - qui evidenziati nel dettaglio per la prima volta - permettono confronti immediati con quei monumenti italiani che mostrano una diretta derivazione dall'architettura dell'Antichità, come il Battistero di San Giovanni a Firenze o la Basilica di San Salvatore a Spoleto.

Da questa indagine emergono infatti, in sintesi, i seguenti dati:

- il rivestimento marmoreo imita l'opus quadratum pseudoisodomum, ma si dispone anche simmetricamente attorno al portale e tra le arcate interne, con un effetto geometrico-decorativo che evoca l'opus sectile.

- le colonne antiche di marmi colorati ed i capitelli diversamente orientati (modificati, se di reimpiego, oppure eseguiti appositamente) sono disposti all'interno in modo da segnalare un percorso di natura cerimoniale, tuttora ben conservato e leggibile anche nei particolari.

- la decorazione scolpita si presenta come nella Tarda Antichità appiattita e geometrizzata, ma imita con gusto filologico rari modelli corinzieggianti della prima età imperiale.

- sia il progetto d'insieme, proporzionato ad triangulum e comprendente necessariamente la disposizione dei marmi colorati e delle sculture, sia la sua fedele esecuzione, opera di maestranze di notevole abilità, presuppongono un cantiere rigidamente organizzato e culturalmente omogeneo che si colloca nel solco della tradizione antica.

Il fine di questa pubblicazione, nata nell'ambito degli studi locali, è suscitare interesse ed ulteriori indagini attorno a questo monumento singolare. Pertanto essa si propone come una raccolta di documenti - per lo più inediti e comprendenti osservazioni, rilievi, fotografie - atti a fornire una base scientifica a coloro che, soprattutto all'interno dell'Università, rivolgono la loro attenzione al reimpiego dei materiali di spoglio e, in generale, ai fenomeni di memoria, sopravvivenza e continuità dell'Antico nel Medioevo italiano.

Giampaolo Carrai

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