Introduzione
La vastità
e complessità - in termini cronologici e culturali- del Medioevo
offre possibilità infinite di ricerca, discussione, lettura e scoperte,
alle quali SPOLIA vuole offrire un filo d'Arianna, in particolare su temi
italiani e romani.
Se si prova a definire la storia dell'arte medievale come quel settore
del sapere compreso - e compresso!- tra l'archeologia (con la A maiuscola,
quindi quella classica) e il dominio assoluto dei nomi, delle personalità
artistiche, delle biografie, che è stata la storia dell'arte moderna
(dal Rinascimento all'Ottocento), ecco che il Medioevo si apre ai nostri
occhi come un'occasione unica per parlare di IMMAGINI e da queste farci
guidare alla scoperta di uomini, idee, luoghi, cose, forme e funzioni.
Cercare quindi con il nostro sguardo "storicizzato" il Medioevo
scomparso, ma anche immaginare lo sguardo "dell'uomo medievale"
(per dirla alla Le Goff!). E ripensare che quell'insieme magmatico di
immagini che rientrano nella definizione generica di "arte",
non erano state create per essere "guardate" tutte allo stesso
modo: la produzione figurativa comprendeva, ad esempio, apparati effimeri
di propaganda politica destinati ad essere occultati o distrutti, così
come immagini-non immagini, oggetti di pura luce come le oreficerie e
le vetrate o, ancora, immagini-immagini come le icone nelle quali il soggetto
raffigurato riassorbiva e annullava nella sua iper-funzionalità
votiva e liturgica qualsiasi istanza estetica; un altro aspetto, spesso
dimenticato, è quello del gusto per l'ambiente ornato, cioè
l'architettura d'interni: si pensi che le pareti nude e la muratura a
vista erano un'eccezione. Grazie alla collaborazione di Cristina Rossini
la sezione dedicherà un'attenzione privilegiata alla storia dell'architettura.
Speriamo quindi di contribuire proficuamente alla ricerca sulla civiltà
medievale anche attraverso la presentazione e l'interpretazione dei suoi
"documenti in pietra", di quanto resta cioè o è
ancora possibile recuperare a testimonianza della fitta trama di relazioni
fra architettura e vita religiosa, politica, economica, sociale, culturale.
Simona Manacorda
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