L'Officiolum ritrovato di Francesco da Barberino La prossima vendita di Libri e Autografi della Christie's Italia (Roma, 5 dicembre) offrirà una straordinaria scoperta: l'Officiolum di Francesco da Barberino, a lungo ritenuto perduto ed ora ritrovato, un magnifico libro d'ore con ben 70 pagine miniate, realizzato a Padova circa nel 1305-08 secondo l'attribuzione di Kay Sutton (esperta di codici miniati della Christie's Londra). Francesco da Barberino, illustre notaio e poeta fiorentino, compose due poemi in italiano uno dei quali, i Documenti d'amore, è accompagnato da un lungo commentario in latino dove egli descrive un'ampia serie di figure topiche e allegoriche ricavate da varie fonti, arricchito inoltre di miniature e diagrammi (da lui stesso disegnati) per meglio trasmettere il suo pensiero. La sua fama si lega all'innovativo pensiero allegorico morale contenuto nelle opere da lui composte. Fu contemporaneo di Dante: una sua glossa autografa nei Documenti, databile al 1314 circa, tramanda la più antica menzione della Commedia. Sempre nel commentario ai Documenti vi sono diversi riferimenti agli affreschi giotteschi della Cappella degli Scrovegni, e anche in questo caso si tratta della prima testimonianza scritta del capolavoro trecentesco. Francesco menziona varie volte il suo Officiolum nel commentario, generalmente come fonte per le illustrazioni ivi contenute, ma la critica barberiniana ha da sempre lamentato in termini sconsolati la perdita di tale capolavoro, di cui non erano apparentemente rimaste tracce. Straordinario è dunque il presente ritrovamento, non solo per la luce che potrà gettare sull'arte emiliano-veneta degli inizi del Trecento, ma anche per il fatto di configurarsi come il più antico libro d'ore italiano conosciuto: un capolavoro dalla spettacolare invenzione iconografica, comprendente inoltre una sconosciuta opera allegorica di Francesco che riflette perfettamente la sua convinzione circa la complementarietà di testo e immagine. Molte delle miniature - opera di miniatori bolognesi attivi a Padova che seguono fedelmente il disegno tracciato da Francesco - furono il modello di raffigurazioni allegoriche che egli rappresentò in altri contesti: nei Documenti, negli affreschi a Treviso e Firenze, in quelli della tomba di Antonio d'Orso, Arcivescovo di Firenze, seppellito della Cattedrale. L'epitaffio di Francesco - che morì durante l'epidemia di peste del 1348 - è opera dello stesso Boccaccio, che anche in altri contesti (vd. la Genealogia deorum) si riferì a lui come ad un indiscusso maestro. Come il contemporaneo Dante, Francesco venne esiliato da Firenze per le sue simpatie Ghibelline. Intorno al 1304 si trasferì a Padova, dove questo codice venne realizzato intorno al 1305-1308; successivamente viaggiò attraverso la Francia, soggiornando alla corte papale di Avignone e a quella di Philippe le Bel a Parigi. Charles Sterling suggerì una sua diretta influenza, forse proprio attraverso il presente libro d'ore, su Jean Pulcelle quando realizzò il libro d'ore di Jeannne d'Evreux. Dopo il suo ritorno a Firenze intorno al 1340, Francesco svolse un importante ruolo nella vita civile fiorentina a la sua fama si protrasse per tutto il sec. XIV. Tra gli scrittori fiorentini che ne tessero lodi, si segnalano Giovanni Boccaccio e Francesco Villani. La presenza di Dante e la conoscenza della Commedia sottende probabilmente all'ispirazione di alcune delle raffigurazioni del codice: l'immagine del Limbo e quella dell'Inferno sembrano infatti in stretta relazione con le plastiche e vivaci raffigurazioni dantesche, forse mediate dalla presenza del Giotto degli Scrovegni. Miniature Presentazione al Tempio e il Cosmo con la Senilità Allegoria di Francesco e la Sfinge Allegoria di Francesco con la Speranza *** Asta: Roma, 5 dicembre 2003, lotto 404 - ore 17 Roma, Palazzo Massimo Lancellotti, Piazza Navona 114 Esposizioni: Milano Fondazione Metropolitan, S.Paolo Converso 21-23 novembre Padova, Museo Civico, Piazza del Santo 12 *24 novembre Bologna, Biblioteca Sala Borsa, P.zza Nettuno 3 *25 novembre Roma Palazzo Massimo Lancellotti, P.zza Navona 114 1-5 dicembre Contact: Fabio M. Bertolo tel. 06 686 3350 fax 06 686 3357 e-mail: fbertolo@christies.com
* esposizioni su invito Fabio M. Bertolo |