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La cultura volgare padovana nell'età del Petrarca. Convegno di studi nel VII centenario della nascita di Francesco Petrarca

Francesco Petrarca soggiornò a più riprese a Padova tra il 1349 e il 1367, e poi ininterrottamente - tra Padova e i Colli Euganei - dal 1368 all'anno della morte, avvenuta ad Arquà il 19 luglio 1374. A Padova egli venne a contatto soprattutto con le vivaci cerchie preumanistiche che, anche sul suo esempio, animavano con una ricca produzione in latino la vita culturale della città. Ma anche la cultura volgare locale - per quanto meno eminente - dovette attirare e coinvolgere la sua attenzione e la sua partecipazione, se è vero che egli fu in corrispondenza poetica con i due più prolifici e importanti rimatori padovani del Trecento (e a loro volta suoi ammiratori ed imitatori), Giovanni Dondi dall'Orologio - ben noto anche per altre benemerenze culturali e scientifiche - e Francesco di Vannozzo: poeta e musico, quest'ultimo, versatile e vivacissimo, e autore di alcuni dei più antichi esempi di poesia dialettale in pavano e in veneziano. È possibile inoltre che a Padova Petrarca sia venuto quanto meno a conoscenza, malgrado essa fosse agli antipodi del suo gusto poetico, della Summa artis rithimici vulgaris dictaminis, il primo trattato organico di metrica italiana, composto nel 1332 dal giudice e verseggiatore padovano Antonio da Tempo, al centro di una piccola cerchia di rimatori volgari di cui fece temporaneamente parte anche Albertino Mussato. Soprattutto, a Padova - e nei dintorni - Petrarca avrà potuto avere esperienza diretta, e magari quotidiana, del volgare padovano antico: un dialetto che a lui, fiorentino di famiglia e di elezione letteraria, sarà parso alquanto rude e colorito, non meno che a Dante, cui dobbiamo, nel De vulgari elequentia, la prima descrizione caratterizzante del padovano. Ed è infine a Padova che fa capo la prima diffusione del Canzoniere nella sua redazione integrale e definitiva, quella consegnata al codice Vaticano latino 3195, trascritto personalmente dal poeta - o sotto il suo diretto controllo - proprio negli ultimi anni di vita, tra Padova ed Arquà. A questi ed altri aspetti della cultura volgare padovana del Trecento è dedicato questo convegno, realizzato col contributo dell'Università di Padova e dell'Amministrazione Comunale di Monselice (che intende così ricordare il legame del poeta con la città, quale canonico della Pieve di Santa Giustina). Partecipano, accanto ad alcuni tra i maggiori specialisti in materia, anche un gruppo di giovani studiosi padovani e veneti che contribuiranno a far conoscere o a far riscoprire un momento cruciale della nostra storia linguistica e letteraria. 

La cultura volgare padovana nell'età del Petrarca. Convegno di studi nel VII centenario della nascita di Francesco Petrarca

Patrocinio

. Università di Padova

. Centro Interuniversitario di Studi Veneti

. Ente Nazionale

Programma

Venerdì 7 maggio 2004

ore 9,00

Biblioteca del Castello di Monselice

  • Fabio Conte (Sindaco) - Riccardo Ghidotti (Assessore alla Cultura)
    Saluto dell'Amministrazione Comunale
  • Furio Brugnolo (Università di Padova)
    Presentazione del convegno
  • Alfredo Stussi (Pisa, Scuola Normale Superiore)
    Prolusione

Presiede: Francesco Bruni

  • Lucia Lazzerini (Università di Firenze)
    La figurina del
    paduanus nella tenzone tridialettale del Canzoniere di Nicolò de' Rossi
  • Lorenzo Tomasin (Pisa, Scuola Normale Superiore)
    Una nuova raccolta di testi
    padovani trecenteschi di carattere documentario
  • Aulo Donadello (Padova)
    Nuove note linguistiche sulla
    "Bibbia istoriata" padovana
  • Roberta Capelli (Università di Padova)
    Ricognizioni linguistiche per una
    localizzazione del canzoniere Escorialense

ore 15.00

Biblioteca del Castello di Monselice

Presiede: Guido Capovilla

  • Corrado Bologna (Università di Roma "La Sapienza") - Carlo Pulsoni (Università di Padova)
    Padova nella tradizione del De vulgari eloquentia
  • Furio Brugnolo - Zeno L. Verlato (Università di Padova)
    Antonio da Tempo e la lingua tusca
  • Roberta Frezza (Padova)
     I ternari trilingui di Matteo Correggiaio
  • Gianfelice Peron (Università di Padova)
     La cultura francese a Padova e nel Veneto nell'età del Petrarca
  • Sandro Orlando (Università della Basilicata)
    Memorie poetiche padovane nell'Archivio
    di Stato di Bologna
  • Vittorio Formentin (Università di Udine)
    Altri versi dalle carte del notaio Lanzaroto

Sabato 8 maggio 2004

ore 9,00

Padova, Palazzo del Bò, Aula "I. Nievo"

Presiede: Gino Belloni

  • Antonio Daniele (Università di Udine)
    Dondi e Petrarca
  • Roberta Manetti (Università del Piemonte Orientale)
    Per una nuova edizione delle rime di Francesco di
    Vannozzo
  • Italo Pantani (Università di Roma "La Sapienza")
    Osservazioni sulle rime di Francesco di Vannozzo
  • Giorgio Ronconi (Università di Padova)
    I capitoli in terza rima
    su Francesco Novello da Carrara
  • Roberto Benedetti (Università di Padova)
    Un inedito frammento padovano
    della "Pietosa fonte" di Zenone da Pistoia
  • H. Wayne Storey (Indiana University)
    La formazione padovana del codice Morgan
    dei Rerum vulgarium fragmenta

Conclusioni

Segreteria e informazioni:

BIBLIOTECA DI MONSELICE

via San Biagio, 10 - 35043 MONSELICE (PD)

tel. 0429 72628 - fax 0429 711498

www.provincia.padova.it/comuni/monselice

e-mail: monselice@provincia.padova.it

COMITATO SCIENTIFICO

Prof. Furio Brugnolo

Prof. Gianfelice Peron

Università di Padova

Dipartimento di Romanistica

Via Beato Pellegrino, 1

35123 PADOVA

tel 049 8274945-8274946

fax 049 8274937

e-mail: furio.brugnolo@unipd.it; gianfelice.peron@unipd.it

 
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