Atti del I e II Convegno Internazionale su Francesco d’Appignano
Francesco d’Appignano, frate francescano del XIV secolo, è
conosciuto anche con altri nomi: Franciscus Rubeus (Francesco il rosso),
Franciscus de Esculo (Francesco d'Ascoli) e Franciscus de Marchia (Francesco
de Marchia), e oggi, come in passato, ciò genera qualche confusione.
Il Centro Studi Francesco d’Appignano, nato per dare un contributo
alla ricerca e alla diffusione del pensiero di Francesco d’Appignano,
organizza, con cadenza biennale, in Appignano del Tonto (AP) suo paese
natale, un Convegno Internazionale (il III Convegno si svolgerà
il 24 settembre 2005) e ne pubblica gli Atti.
Sotto trovate gli indici dei due volumi degli Atti che sono anche nel
sito www.francescodappignano.it
e possono essere richiesti a: info@francescodappignano.it
Senza pretesa di completezza, ma solo per agevolare chi volesse capire
velocemente il tenore dei lavori presenti negli Atti, nelle righe sottostanti
presento succintamente i lavori.
Il primo Convegno (26-27 maggio 2001) è stato l’occasione
per presentare la traduzione in italiano dell’Improbatio, fatta
dal prof. Padre Nazzareno Mariani.
L’intervento del prof. Don Mario Sensi, ha permesso di far cogliere,
anche a chi digiuno di latino, l’ampiezza del pensiero di Francesco.
Nella Contestazione di fra Francesco d’Appignano il diritto, la
storia, l’esegesi, la filosofia e la teologia, la storia della Chiesa,
la storia dell’Ordine e della Regola Francescana, sono gli strumenti
dell’aspra polemica di Francesco contro Giovanni XXII.
Il prof. Padre Fortunato Iozzelli, ha tratteggiato con chiarezza lo sfondo
storico in cui s’inserisce l'adesione di Francesco d'Appignano e
dei confratelli: Michele da Cesena e Guglielmo d'Ockham, alle tesi di
Ludovico il Bavaro contro Giovanni XXII.
Il prof. Roberto Lambertini, coglie mirabilmente la rilevanza storica
e teorica dell’Improbatio di Francesco d’Appignano e mostra
come alcune tesi sostenute da Ockham sono già preannunciate in
questo trattato, che testimonia come siano legati la difesa della povertà
e gli sviluppi delle teorie politiche. Il volume La povertà pensata
del prof. Roberto Lambertini (Mucchi Editore, 2000) è fondamentale
per comprendere il pensiero di Francesco d’Appignano.
I proff. Emidio Santoni e Elma Grelli, fondano il loro studio su fonti,
edite e inedite, analizzate con acribia, per illustrare la storia dei
Francescani in Appignano, dalla fondazione del primo convento, che si
suppone eretto da S. Francesco, fino alla soppressione, da parte del governo
napoleonico, del 19 giugno del 1808.
Il prof. Russel L. Friedman, partendo dalla discussione di Francesco d’Appignano
sull’eternità del mondo, spiega che il rifiuto della posizione
aristotelica, ritenendo che un infinito attuale sia possibile, s’inserisce
nella discussione con il francescano francese Pietro Aureoli.
Il prof. Domenico Priori, chiarisce il metodo di approccio al problema
del moto (vis derelicta), evidenziando le discontinuità con il
pensiero di Aristotele e le intuizioni dell’Appignanese.
L’ampio intervento del prof. Fabio Zanin, affronta la revisione
della vis derelicta in Nicola Oresme chiarendo quanto importanti siano
state le ricerche sull’utilizzo della matematica nella Scolastica
tardo medievale per comprendere l’impetus e la vis derelicta.
Il prof. Notker Schneider, di cui ricordo il fondamentale Die Kosmologie
des Franciscus de Marchia (E.J Brill.1991), illustra la filosofia naturale
di Francesco d’Appignano cogliendo aspetti anticipatori delle successive
teorie fisiche.
Il prof. Chris Schabel, presenta alcune teorie di Francesco non-aristoteliche
sul concetto della velocità infinita, cioè Francesco sostiene
che il movimento naturale in uno spazio vuoto è possibile. Il prof.
Schabel è autore di Theology at Paris, 1316-1345 (Ashgate Studies
in Medieval Philosophy, 2000) dove l’ottavo capitolo è dedicato
a: The Marchist Scool.
La chiusura dei lavori è del prof. Padre Nazzareno Mariani, da
anni impegnato nelle edizioni critiche, tutte edite dai Frati Editori
di Quaracchi, delle opere di Francesco: Improbatio contra libellum domini
Iohannis (1993), Quodlibet (1997), Sententia et compilatio super libros
Physicorum Aristotelis (1998), Commentarius in IV libros Sententiarum
Petri Lombardi. Quaestiones praeambula et prologus (2004). Quest’ultimo
è stato presentato in Appignano del Tronto dal chiarissimo professore
padre Antonino Poppi, il 25 settembre 2004.
Il II Convegno (5-6 settembre 2003) si apre con l’intervento del
prof. Roberto Lambertini, che illustra la complessità dei problemi
che offre il commento al IV libro delle Sentenze di Francesco d’Appignano.
Difficoltà legate sia alle caratteristiche del testo base di Pietro
Lombardo, sia all’esistenza nel caso di Francesco di pochi manoscritti
ma diversi tra loro.
Il prof. Fabio Zanin riporta e approfondisce la critica di Gregorio da
Rimini a Francesco d’Appignano sulla scientificità della
teologia. Indispensabile per comprendere l’evoluzione del pensiero
di Francesco è il recente volume di Fabio Zanin: L'analisi matematica
del movimento e i limiti della fisica tardo-medievale. La ricezione della
Perspectiva e delle Calculationes alla Facoltà delle Arti di Parigi
(1340-50) (Il Poligrafo, 2004)
Il prof. William Duba, esamina l’ottava questione del commento di
Francesco d’Appignano al terzo libro delle Sentenze dove viene affrontato
il concetto dell’Immacolata Concezione.
I proff. Massimo Balena e Domenico Priori, considerano alcuni aspetti
della Meccanica medievale alla luce degli sviluppi successivi, evidenziando
idee e metodi che si sono dimostrati fecondi e quelli che hanno costituito
ostacolo.
Il prof. Chris Schabel, dissente con uno studio del prof. Padre Mariani.
sul commento al I libro delle Sentenze. Per padre Mariani la cosiddetta
versio maggiore è una reportatio anteriore, mentre la versio miniore
è considerata posteriore alla prima, forse una ordinatio, Schabel
unitamente a Russel L. Friedman sono dell’opinione opposta.
Il prof. Russel L. Friedman investiga sulla relazione testuale fra il
Principium in I Sententiarum e il Prologo delle Sententia.
I Convegno
7 Introduzione
9 Contestazione del libello del papa Giovanni XXII
di Mario Sensi, Pontificia Università, Roma
29 Impero e Papato nella prima metà del Trecento
di Fortunato Iozzelli, Collegio San Bonaventura, Grottaferrata, Roma
51 Oltre la proprietà, alle origini del potere: Francesco d’Appignano
nel pensiero ecclesiologico-politico del Trecento
di Roberto Lambertini, Università di Macerata
67 I Francescani ad Appignano
di Maria Elma Grelli ed Emidio Santoni
83 Francesco d’Appignano on the eternity of the world and the actual
infinite
di Russel L. Friedman, Università di Copenaghen
103 Francesco d’Appignano: Frustra fit per plura quod fieri potest
per pauciora
di Domenico Priori, Istituto Tecnico Industriale di Ascoli Piceno
117 La rielaborazione del concetto di vis derelicta in Nicola Oresme
di Fabio Zanin, Università di Padova
161 Kontexte des natubegriffs
di Notker Schneider, Università di Colonia
175 On the threshold of inertia mass? Francesco d’Appignano on resistance
ad infinite velocity
di Chris Schabel, Università di Cipro
191 Parole di chiusura del Convegno
di Nazzareno Mariani
II Convegno
7 Introduzione
9 A proposito del IV libro del commento alle Sentenze di Francesco d’Appignano:
la Quaestio 37
di Roberto Lambertini, Università di Macerata
27 Gregorio da Rimini contro Francesco d’Appignano sulla conoscenza
scientifica dell’oggetto della Teologia
di Fabio Zanin, Università di Padova
59 Francesco d’Appignano sull’Immacolata Concezione
di William Duba, Università di Iowa
77 Quidquid de oc dixerit Philosophus et Commentator
di Massimo Balena e Domenico Priori, Istituto Tecnico Industriale di Ascoli
Piceno
97 The redactions of book I of Francesco d’Appignano’s commentary
on the Sentences
di Chris Schabel, Università di Cipro
123 Principia and prologue in Francesco d’Appignano’s Sentences
commentary: the question”Quaeritur utrum ens simpliciter simplex
possit esse subiectum alicuius scintiae”
di Russel L. Friedman, Università di Copenaghen
Domenico Priori
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