Introduzione Crocevia di discipline diverse (storiche, linguistiche, letterarie), l'onomastica, il cui carattere di scienza autonoma viene sempre più largamente riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale, vive oggi una stagione operosa. Imprescindibile il contributo degli studi di onomastica medievale, che, di là del moltiplicarsi di studi particolari, vede in atto due ambiziose ricerche di vasto respiro. Presupposto del progetto internazionale GREHAM (Groupe de recherche europeén sur l'histoire de l'anthroponymie médiévale), coordinato da Monique Bourin (Università di Tours), è il riconoscimento dell'importanza degli usi onomastici come fonte per lo studio, sotto vari aspetti, dei gruppi sociali: dal punto di vista della storia economica a quello della storia della mentalità. Analogamente "strumentale" l'uso che dell'onomastica fanno ormai da tempo gli storici della lingua, ben consapevoli del valore dei dati fono-morfologici e lessicali offerti dai toponimi e dagli antroponimi registrati nelle carte latine medievali per periodi così avari di testimonianze scritte in volgare. Di qui l'altro grande progetto su scala europea: PATROM (Patronymica Romanica) coordinato da Dieter Kremer (Università di Treviri), che punta alla realizzazione di un grande dizionario storico-etimologico dell'antroponimia, limitatamente all'àmbito romanzo. Proprio da queste due esperienze giunge sempre più evidente la conferma -per così dire- sul campo, della necessità, da parte non soltanto dei linguisti e dei medievisti, ma di qualsiasi specialista, di affrontare il dato onomastico, pur nella ovvia legittimità dei rispettivi punti di vista, iuxta sua propria principia. Principi e metodi che hanno ormai raggiunto un grado di notevole affinamento anche in Italia, che del resto prende parte attivamente a entrambi i progetti a cui si è accennato. Tra gli altri segni inequivoci del riscontro che il fervore internazionale di studi onomastici trova nel nostro Paese, è la nascita nel 1994 a Pisa dell'associazione Onomastica & Letteratura (O&L), nella quale convengono non soltanto studiosi di letteratura, ma anche linguisti, filologi e semiologi, e, nel novembre del 1995 a Roma, della Rivista Italiana di Onomastica diretta da Enzo Caffarelli. Sarà quest'ultima (RIOn) il principale punto di riferimento per la sezione che andiamo ad inaugurare in SPOLIA. Le informazioni che presenteremo, frutto della collaborazione del sottoscritto alla RIOn oltre che della personale attività di ricerca, saranno provvisoriamente organizzate per domini linguistici e secondo la tripartizione di comodo: Antroponimia, Toponimia, Onomastica letteraria. Gianluca D'Acunti |