Maurizio Fiorilla, «MARGINALIA» FIGURATI NEI CODICI DI PETRARCA , Firenze, Leo Olschki Editore, 2005 (Biblioteca di «Lettere Italiane», vol. 65) I lettori medievali erano soliti glossare il testo con diversi tipi di note figurate: segni di attenzione di varia morfologia e veri e propri disegni marginali. Questo libro è dedicato ai manoscritti posseduti ed annotati da Francesco Petrarca e prende in esame, oltre ai marginalia figurati di mano dello stesso poeta, anche quelli di incerta attribuzione e quelli vergati nei volumi della sua biblioteca da Giovanni Boccaccio o da altri annotatori trecenteschi. Il libro prende in esame le note di lettura figurate vergate nei margini dei manoscritti della biblioteca di Francesco Petrarca. Nella prima parte del volume sono analizzati i segni di attenzione (graffe e maniculae) che caratterizzano il sistema di annotazione paterchesco e le piccole figure con cui petrarca era solito incorniciare alcune sue postille. Altre pagine sono dedicate a interventi di dubbia autografia o riferibili ad intellettuali con cui Petrarca era in stertto contatto (Landolfo Colonna, Ildebrandino Conti, Giovanni Boccaccio) e ad anonimi lettori trecenteschi. Nella seconda parte sono invece riesaminati alla luce di nuovi elementi i disegni marginali, sulla cui paternità si è però aperto nella seconda metà del secolo scorso un vivace dibattito tra chi ha riconosciuto la mano di Boccaccio e chi invece ha continuato, come avevano fatto gli studiosi della fine dell'Ottocento e della prima parte del Novecento, ad assegnarli a Petrarca. Chiudono due appendici dedicate ad approfondimenti su questioni strettamente collegate ai disegni: il problema dell'erronea attribuzione a Claudiano di un'origine fiorentina e la discussa paternità boccacciana dei marginalia vergati in un codice cassinese con le Antiquitates Iudaicae di Giuseppe Flavio. |