Eresie medievali: un sito italiano sull'eresia nel Basso Medioevo Eresie medievali (http://digilander.iol.it/eresiemedievali) nasce dall'esperienza di un giovane laureato in Storia medievale che durante il periodo di tesi ha cercato anche sul web spunti e strumenti per la propria ricerca e si è spesso imbattuto in una selva di pagine che esponevano teorie fantasiose frutto della storia romanzata, o della fantastoria, in cui erano frequenti i rimandi ai più comuni stereotipi sul medioevo e sui movimenti ereticali. Il portale nasce quindi dalla constatazione del moltiplicarsi in internet di numerose deviazioni sul tema che pur diffondendo luoghi comuni e informazioni errate hanno un buon seguito di lettori e sostenitori. Dalla volontà di delimitare al meglio i confini tra storia e mito prende vita Eresie medievali che oggi vuole essere un manuale in rete, un archivio ipertestuale in grado di mettere a disposizione dei naviganti strumenti utili alla ricerca e all'approfondimento, offrendo un mezzo per la conoscenza e la diffusione di studi storici sul tema, cercando di creare un'occasione di incontro, dibattito e confronto tra gli studiosi della materia. Proprio per le finalità che si propone il portale, le fonti primarie costituiscono un elemento di fondamentale importanza, un punto di partenza essenziale per la conoscenza e l'approfondimento delle eresie. Il libero contributo degli studiosi e degli istituti che arricchiscono con brevi saggi, articoli o estratti la documentazione presente in Eresie Medievali funge da lente di ingrandimento sulla storia dell'eterodossia e della religiosità nel Basso Medioevo. Tuttavia, non è nostra intenzione creare una "nicchia" accessibile solo a chi già ha confidenza con i temi ereticali: per questa ragione abbiamo deciso di proporre sezioni più generiche che ospitino alcune chiavi d'interpretazione o nozioni base che riguardino l'eresia medievale nel suo complesso. Non abbiamo la pretesa di risolvere i problemi dell'eresiologia. Speriamo di contribuire in questo modo a risvegliare l'interesse verso alcuni aspetti del nostro passato senza ricorrere ai luoghi comuni per apprezzarne anche il fascino. Salvatore Nascarella |