AA.VV., Atlante
storico-politico del Lazio , Roma-Bari, Laterza, 1996, pp. 170, con LX
tavole fuori testo
L'opera si compone
di due parti. Alle sessanta tavole si affiancano cinque saggi, nei quali
si indagano le vicende che hanno portato nel corso dei secoli alla formazione
del territorio laziale quale oggi si presenta.
Lo studio dedicato
al Medioevo (Un territorio da ricomporre: il Lazio tra i secoli IV
e XIV , pp. 27-62) è opera di un giovane studioso, Antonio Sennis,
particolarmente impegnato nello studio di temi di storia delle istituzioni
e del territorio (se ne veda il recente articolo Potere centrale e
forze locali in un territorio di frontiera: la Marsica tra i secoli VIII
e XII , in 'Bullettino dell'Istituto storico italiano per il Medioevo
e Archivio muratoriano', 99/[2], 1994, pp. 1-77).
Sennis racconta
come il papato sviluppò lentamente un controllo territoriale sulle
aree pressappoco corrispondenti all'attuale Lazio. Si parte dalla trasformazione
di una presenza originariamente solo patrimoniale, per arrivare allo sviluppo
signorile dei poteri locali e all'incastellamento (a cui è dedicato un
intero paragrafo, dove si passano in rassegna i pricipali studi dedicati
al territorio laziale, dall'ormai classico Toubert fino ai più recenti).
Si passa quindi a trattare della formazione di una rete di castra
e città poste sotto il diretto controllo del papato, e dell'equilibrio
più o meno precario, secondo i momenti, fra il potere del pontefice e
quello delle nobiltà locali, ora concorrenti, ora rappresentanti del pontefice
stesso, in un mutevole giuoco di combinazioni fra centro e periferia.
Il tutto con ricchezza non soffocante di riferimenti bibliografici e con
notevole lucidità espositiva.
Ne emerge chiara
l'immagine di un territorio molto variegato, con differenze nette fra
un'area e l'altra (in particolare, fra le aree interne e quelle costiere),
che però trova un tratto unitario nella progressiva espansione del potere
centrale della curia romana, abile sia nel procurarsi alleanze a livello
locale, sia nell'usare gli strumenti di volta in volta a propria disposizione
per allargare la propria influenza e per ordinarla in forme istituzionalmente
solide.
Il volume, recentemente
edito nella collana "Grandi Opere" degli editori Laterza, è
uno strumento utilissimo per chiunque si occupi di temi legati alla storia
del territorio e dell'insediamento.
Vito Loré
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